Il nuovo blog.

Tiriamo un attimo le somme del primo mesetto di blog:

Intanto, ho visto che ogni post è stato visitato un 100-200 volte. Segno che un bel po' delle persone che seguivano la mia seconda laurea se ne sono andate (e ci mancherebbe, visto che parliamo di più di 2 anni fa), ma segno che comunque più di qualcuno è rimasto.

Cosa sicuramente degna di nota, i post sul pronto soccorso e sulla medicina d'urgenza in generale - se anche vengono letti - hanno ricevuto molti meno commenti dell'unico post/racconto che ho pubblicato in questi primi aggiornamenti.

Non per niente mi avete chiesto più e più volte altri racconti sulla medicina, segno che evidentemente vi interessano più quelli rispetto ad altre cose.

Ho anche notato che - mentre li scrivevo - i post sulla medicina e sul pronto soccorso in generale mi sembravano un po' superficiali. Evidentemente volendo scrivere qualcosa di interessante e degno di nota sulla medicina d'urgenza è necessario impiegare più tempo e più impegno.

Per cui, insomma, direi che in futuro pubblicherò qualche altra storia di "vita vissuta" (eh!) derivante dalla mia carriera da medico d'urgenza, sperando di continuare a farvi leggere qualcosa che possa piacervi.

Riguardo ai post più tecnici, penso che ce ne saranno ancora ma probabilmente più diradati nel tempo e - nel caso - con un po' di dettagli e informazioni in più.

Per il resto, che dire? Mi fa piacere tornare a scrivere e a leggere i commenti di chi mi trova online.
Credo che sia una grossa valvola di sfogo, e spero col tempo di riconquistare anche un piccolo gruppo di lettori che per ora temo di essermi perso.

Grazie a tutti quanti, e alla prossima!

Simone

Commenti

  1. Grazie per la tua testimonianza Simone! E' sempre un piacere leggerti per chi come me ha iniziato Medicina a 25 anni!

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  2. Ciao Simone, per quanto mi riguarda posso solo dire che ho letto tutti i post con interesse, alcuni certamente predispongono di più al commento ma questo non significa che non siano interessanti, anzi.
    Continua a scrivere!

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    1. Sì, penso anche io che sia più facile commentare su alcune cose rispetto ad altre. Grazie!

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  3. Io leggo saltuariamente i tuoi post e principalmente sono attratto da quelli riguardanti le tue vicende di vita professionale nelle quali risaltano le difficoltà di approcciarsi ad una materia come la sofferenza umana. Da futuro medico avere un tale potere decisionale sulla vita di una persona, con la possibilità di un errore dalle conseguenze nefaste, devo ammettere che mi procura non poche ansie. Gianmarco.

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    1. Guarda, quando devi fare scelte importanti è sempre difficile. Quello che ho imparato io è che se agisci sempre nell'idea di fare il bene del paziente anche se potresti sbagliare sei comunque "sereno", nel senso che stai per lo meno tentando di fare la scelta migliore. Altra cosa importante è essere umili e chiedere spesso e volentieri a chi ha più esperienza di noi... che poi almeno in parte la "bravura" dello specializzando è sapere proprio a quale specialista o consulente o strutturato andare a chiedere :)

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  4. Concordo perfettamente con le tue conclusioni
    Ciao ;)

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  5. Ciao Simone,
    sono uno studente di 20 anni e ho appena concluso il primo anno di Ingegneria Civile. Mi sono imbattuto nel tuo precedente blog, riguardante la tua scelta di fare medicina dopo la laurea ad ingegneria, in quest'ultimo mio periodo di particolare crisi.
    Provo a spiegarti la mia situazione sperando di essere sintetico:
    Ho frequentato l'Istituto Tecnico per Geometri proseguendo sempre con buoni risultati, finita la scuola mi sono subito indirizzato su ingegneria senza nessun particolare dubbio. Arrivato al primo anno sono riuscito a dare tutti gli esami, ma il problema è che ho ottenuto risultati miseri se messi a confronto con l'impegno e il tempo che ho impiegato e questo mi ha portato a non sentirmi per niente appagato o gratificato dai miei sforzi e dal mio primo anno in generale.
    Da qui ho iniziato ad interrogarmi sulla mia scelta e a chiedermi sei io sia davvero portato e se sia questo quello che voglio fare per tutta la vita.
    Da qui ho cominciato a pensare completamente fuori dagli schemi e sono arrivato a notare un mio interesse (che sottolineo non so ancora se definire passeggero o fondato) per medicina e tutto quello che ne consegue.
    Chiaramente l'idea di passare a medicina dopo il mio percorso formativo mi spaventa molto e mi sembra quasi un salto nel vuoto, perciò essendo ormai Agosto e non avendo il tempo materiale per prepararmi all'ammissione ho deciso di proseguire al secondo anno di ingegneria per capire se davvero questi miei dubbi siano fondati e nel caso lo siano utilizzare il secondo semestre per prepararmi ad entrare a medicina nella quale entrerei perciò (nella più rosea delle previsioni) a 21 anni.
    Dopo questo mio romanzo la mia domanda è: la mia ti sembra un'idea totalmente folle e priva di qualsiasi senso? Mi sono deciso a farti questa domanda perchè avendo esperienza in entrambe le realtà, medicina e ingegneria intento, forse puoi darmi qualche consiglio.
    Ti ringrazio tantissimo in anticipo se troverai il tempo e la voglia di rispondermi!
    Gabriel

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    1. Mi sembra un'idea normalissima, non so perché la trovi folle tu. In ogni caso al posto tuo intanto il test l'avrei provato: in fondo ci vuole pure un po' di fortuna, un po' di chimica a ingegneria l'avrai studiata e bisognava solo che ti "chiudessi" un po' su Biologia. Comunque sia ormai le iscrizioni saranno chiuse per cui va bene vedere come va questo secondo anno a ingegneria e poi nel caso tentare il test. Io ho aspettato molto di più per cui non stare lì troppo a rimuginarci. Ciao e in bocca al lupo!

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  6. Grazie mille della risposta!!
    Già che ci sono mi piacerebbe chiederti:
    Come hai capito/deciso di voler fare il medico? è stata una sensazione o una scelta particolarmente ragionata? Credi ci voglia una particolare predisposizione di qualche tipo?

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